Corsa in ospedale
- Federico Manicone
- 9 ott 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 17 ott 2024
Zelda non ha mangiato per tutto il giorno, rifiutando anche quello che "a forza" abbiamo cercato di darle. Al telefono il veterinario suggeriva di intervenire con farmaci, gastroprotettori e fermenti lattici. E di cambiarle l'alimentazione. Quindi siamo usciti per procurarci la carne e le patate e le medicine necessarie. Ma Zelda ha rifiutato tutto.
A mano a mano che la giornata è trascorsa, Zelda perdeva tonicità e aveva smesso anche di bere.
A sera era visibilmente dimagrita: assomigliava più a un setter che a un labrador.
E aveva iniziato a tremare.
Verso mezzanotte ci siamo decisi a portarla all'ospedale veterinario, dall'altra parte della città.
Il cane, ci hanno detto, non doveva toccare terra perché era immunocompromesso e rischiava un qualche contagio. Sul tavolo poteva stare solo sulla traversina che le avevano predisposto.
D'altronde Zelda non aveva intenzione di muoversi da lì.
Abbiamo atteso e atteso. Sono venuti a misurarle la temperatura. Sono andati via senza dire niente. Noi abbiamo atteso nell'odore pungente di disinfettante misto a pappa ed escrementi. Poi sono venuti per farle l'emocromo e abbiamo atteso sotto la luce al neon. Poi l'hanno prelevata per farle una lastra all'addome e abbiamo atteso nel freddo dello studio.
Poi abbiamo atteso che, goccia dopo goccia, l'acqua della flebo finisse dalla bottiglia sotto la sua cute.
Poi sono tornati per consegnarci gli esiti degli esami.
«Il cane non ha niente. Forse una gastroenterite», ci hanno detto.
Siamo passati alla cassa. Zelda ha iniziato a frustarmi con la coda contenta. Ho strisciato la carta di credito e detto addio a una certa quantità di soldi. La veterinaria è tornata con un cucchiaio di pappa che Zelda ha mangiato di gusto, come se non fosse stata male tutto il giorno.
Devo procurarmi una di quelle macchinette che servono a strisciare le carte di credito, per ogni volta che Zelda si sentirà male. Così potrò curarla direttamente da casa.
Post recenti
Mostra tuttiDi notte, in una piccola cuccia illuminata dalla luna, c’era una mamma labrador in attesa dei suoi cuccioli. Ma una bella domenica...
Quei giorni d'autunno in cui piove che anche Zelda dal suo cuscino ti guarda di sbieco con un solo occhio, giusto per capire se hai...
Sulla carta uscire per una passeggiata in centro con il cane può sembrare rilassante. Fai due passi, guardi due vetrine e intanto Zelda...
Comments