top of page

Il luna park delle zecche

  • Immagine del redattore: Federico Manicone
    Federico Manicone
  • 10 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

L’annuncio arriva un mese fa con un urlo che ha lacerato l’appartamento.

«Papà, papà! Ho una zecca sulla fronte!», urla l’adolescente di casa, correndomi incontro con le lacrime agli occhi.


Qualche giorno prima avevamo portato Zelda a camminare in campagna.

Aveva tutta la profilassi a posto ma una zecca poteva anche capitare.

Preleviamo la zecca dalla fronte e la neutralizziamo.

Un po’ di pianto, abbracci, pacche sulle spalle dell’adolescente e la crisi sembrava essere rientrata.


«Papà! C’è una zecca sul mio letto!», urla due giorni più tardi dalla sua camera il preadolescente di casa, avvezzo a ben altro cattivo gusto.

La situazione genera un’ondata di schifo in tutto l’appartamento.

Uhm. Davvero insolito.

Decidiamo di passare a un’ispezione approfondita delle stanze.

Cuscini, lenzuola, materassi, armadi, vestiti. Ogni superficie viene passata e ripassata. Ogni granello di polvere della dimensione di un Ixodida viene isolato, analizzato e neutralizzato con una passata di straccio e alcol.

Però non troviamo altro che polvere.


«Mi sento qualcosa che mi cammina sul collo», dico il giorno dopo seduto in poltrona.

Il livello di allarme passa a paranoia familiare.

Decidiamo per un attacco multi laterale. All’istante passiamo alla sterilizzazione del soggiorno e della cucina. Altri esemplari vengono trovati e neutralizzati.

Chiediamo alla veterinaria di fiducia quale strategia adottare: ripetere la profilassi? e quali sarebbero gli effetti collaterali? comprare un collare antizecche? dare fuoco all’appartamento?

Lei risponde con un laconico e misterioso “sì”. Punto.

Lascio la famiglia a fronteggiare l’invasione. Esco di casa volando a bassa quota davanti al portiere che mi guarda attonito. Alla farmacia notturna a due isolati compro il collare antizecche.


Al mio rientro il cuscino che fa da cuccia di Zelda è completamente sventrato come se ci si fosse divertita lei. Sul pavimento attorno ci sono centinaia di puntini neri sparsi in un ordine che sembra a caso ma a cui un matematico saprebbe trovare un ordine.

V. è in piedi con un fiammifero in mano.

Metto immediatamente in azione il collare e le zecche saltano dal pelo di Zelda come su un tappeto elastico. Zelda è il luna park delle zecche.


Ora è passato qualche giorno e il luna park sembra avere levato i tendoni.

Non abbiamo più trovat . aspetta! Ah, no: è un punto.

 
 
 

Post recenti

Mostra tutti
Fame

Di notte, in una piccola cuccia illuminata dalla luna, c’era una mamma labrador in attesa dei suoi cuccioli. Ma una bella domenica...

 
 
 
Giorno di pioggia

Quei giorni d'autunno in cui piove che anche Zelda dal suo cuscino ti guarda di sbieco con un solo occhio, giusto per capire se hai...

 
 
 
Passeggiata in centro

Sulla carta uscire per una passeggiata in centro con il cane può sembrare rilassante. Fai due passi, guardi due vetrine e intanto Zelda...

 
 
 

Comments


bottom of page